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Un ‘Festival’ ben peggiore di quello cinese dello Yulin va in scena in Corea del Sud proprio in questi giorni. Migliaia di cani e gatti trucidati.

‘I giorni del cane’. Li chiamano così. Uno pensa a una festa, a qualcosa organizzato apposta per loro, i migliori amici dell’uomo, uno s’immagina collari e guinzagli colorati e corse sul prato, invece i collari, sporchi e sbiaditi, sono il segno più eloquente di una vita che non tornerà mai più, quella con i proprietari cui sono stati sottratti. E i guinzagli, quelli servono solo a tirarli verso il luogo del macello, quattro mura fetide insozzate del sangue dei loro compagni ammazzati prima di loro, quando le uccisioni non avvengono lì per strada, all’aperto, davanti alle gabbie dove altri cani aspettano la stessa sorte e la sentono arrivare.

Questi sono i ‘giorni del cane’, i ‘Bok-nal’, detti anche ‘Bok Days’ o ‘Malbok Festival’, si tengono ogni anno in Corea del Sud, indicativamente dal 13 luglio al 12 agosto e del Festival, di un evento appunto ‘festoso’, hanno solo il nome ingannevole; per il resto questa è una pura e semplice celebrazione della morte, uno sterminio di massa ‘legalizzato’ che vede torturare e uccidere per la loro carne un milione di cani circa nel giro di un mese, con l’aggiunta anche di qualche migliaio di gatti (impossibile stimarne la cifra esatta).

Torturare prima, uccidere dopo. La tortura è parte integrante del rituale perché senza tortura la carne, secondo la tradizione, non raggiunge quel sapore ma soprattutto quei ‘poteri magici’ in grado di infondere all’organismo potere, energia, vitalità e virilità. Ecco quindi che le povere bestiole, già consapevoli della fine che le aspetta, vengono seviziate in tutti i modi possibili: bastonate, impiccate, torturate con scariche elettriche, scuoiate e/o bollite vive per poi essere mangiate in ‘specialità’ che vanno dal ‘Bosintang’, lo stufato con aggiunta di verdure al ‘Gae Suyuk’, il lesso al Gaesoju, una zuppa-drink che mixa la carne di cane a ginger, jojoba e castagna. Tutto per combattere la calura estiva, riequilibrare la pressione sanguigna, riguadagnare forza (anche sessuale) e rafforzare la salute. In realtà accade proprio il contrario; è risaputo che la carne di cane sia portatrice di malattie mortali tra cui la rabbia ed è infatti in Corea del Sud e in altri Paesi asiatici come Cina e Vietnam in cui è diffusa questa pratica che i morti per rabbia sono in netto aumento. Anche la Mers, ’Middle East Respiratory Syndrome’ (sindrome respiratoria mediorientale da coronavirus) che ha causato recentemente in Corea del Sud la morte di decine di persone, oltre che centinaia di contagi, sembra sia collegata al consumo di carne canina.

Ma il vero abominio, ciò che nel mondo sta creando un’ondata di proteste e di azioni che coinvolgono anche il boicottaggio dei marchi coreani più famosi come Samsung o Hyundai, è la tortura e l’uccisione dei quattro zampe che anche nel Sud Est asiatico stanno assumendo, soprattutto tra le nuove generazioni, un ruolo sempre più importante di compagni e amici fidati, non quindi cibo ma esseri senzienti da amare e tutelare.

CHsmdrIUYAALyD4La crudeltà inaudita e gratuita con cui questi animali vengono massacrati viola oltretutto l’APA (Animal Protection Act) la legge sulla protezione degli animali che lo stesso governo sudcoreano ha promulgato nel 2007 e rivisto poi nel 2011 con l’aggiunta di alcuni emendamenti. Costituisce ad esempio reato “l’atto di uccidere in modo crudele come l’impiccagione” o “l’atto di uccidere in un’area aperta, come per strada o davanti ad altri animali della stessa specie”; costituisce reato utilizzare le scariche elettriche, bastonare e in generale tutte le torture che invece sono all’ordine del giorno non solo durante i Bok-nal ma tutto l’anno, dato che il mercato della carne di cane è un business che non si limita purtroppo ai soli mesi estivi.

Eppure lo sterminio continua con il benestare delle istituzioni e senza una presa di posizione netta che condanni le sevizie cui sono sottoposti i poveri animali. In realtà il cane in Corea del Sud non è né propriamente definito ‘animale destinato al consumo alimentare’ ma nemmeno ‘animale da compagnia’, quindi l’ambiguità del suo status dà via libera a ogni forma di maltrattamento atto a provocare sofferenza e morte atroci.

In questa zona grigia rientra anche un’altra forma d’illegalità che riguarda la provenienza dei cani destinati al macello; se molti vengono allevati appositamente in fattorie (anche illegali) nella totale mancanza di norme igieniche, altri sono rubati ai legittimi proprietari, tanto che al momento dell’uccisione indossano ancora il loro collare. E anche le aste, con gli animali stipati in piccole gabbie sotto il sole, senza acqua né cibo, avvengono spesso in maniera illecita.

Finora le pressioni degli animalisti e gli appelli internazionali non hanno ottenuto grandi risultati, anche perché i ‘Bok-nal’, rispetto allo Yulin Dog Meat Festival, che si tiene in Cina il giorno del solstizio d’estate e dura una settimana, sono meno conosciuti e più tollerati dalla popolazione locale. Ma le proteste internazionali stanno aumentando e le associazioni locali come koreandogs (www.koreandogs.org) e savekoreandogs (https://www.facebook.com/savekoreandogs) possono contare su un numero sempre più ampio di sostenitori che tramite donazioni e appelli aiutano a creare consapevolezza e sensibilità a riguardo.

CI4woKPXAAAgUvUGrazie alle donazioni, ad esempio, le associazioni convincono gli allevatori di cani a sostituire l’attività con altre cruelty-free, come piantagioni di frutta, di verdura o di cotone, aiutandoli ad avviarle. Perché il mercato della carne di cane è fortemente redditizio e il guadagno è il suo motore, che è indubbiamente molto più forte di (false) credenze e tradizioni obsolete.

Proprio pochi giorni fa si è tenuta una protesta davanti all’ambasciata coreana a Londra, il prossimo 23 luglio ce ne sarà una a New York, mentre gruppi in rete si sono organizzati per azioni che prevedono tra le altre cose pressioni alle ambasciate e allo stesso governo sudcoreano. Escluso illudersi che questa edizione verrà interrotta o che il consumo di carne canina subirà un calo repentino; Bok-nal è appena cominciato e i coreani fanno già la fila davanti ai ristoranti, ignorando le proteste degli attivisti.

CJLOra0UkAA15SNEppure è probabile che la popolazione cominci a farsi delle domande e non solo legate alla sicurezza igienico-sanitaria o alla legalità di questa pratica ma soprattutto alla sua crudeltà e alla necessità di abbandonarla definitivamente, lasciando così anche quella perenne zona grigia che ancora non permette di attribuire ai cani e ai gatti lo status che ormai gli spetta di diritto: quello di soggetti da amare e tutelare, di anime dotate di sensibilità e intelligenza, cui dedicare un Festival che sia davvero tale: pieno di collari e guinzagli colorati, di corse sul prato e di tante tante coccole.

                                                                                                                                 Barbara Chiodi

 

Per maggiori info su Bok-nal, sul mercato della carne in Corea del Sud e sulle azioni da intraprendere per fermarlo:

https://sites.google.com/site/stopkoreantorture/stopboknal2015

http://koreandogs.org/what-you-can-do/

 

http://www.marleysmutts.org/korean-dog-meat-trade-fundraiser/

https://youtu.be/mX1Ryeigr30

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AVVISO AI LETTORI. LE TRADUZIONI CHE SEGUONO SONO EFFETTUATE TRAMITE GOOGLE TRANSLATOR IN LINGUA:  INGLESE, SPAGNOLA, FRANCESCE, TEDESCA.

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‘BOK-NAL’, THE DAYS OF TORMENT

A ‘Festival’ far worse than China’s Yulin is staged in South Korea in recent days. Thousands of dogs and cats killed.

‘Dog Days’. They call them so. One thinks of a party to something organized especially for them, man’s best friend, one imagines collars and leashes and colored races on the lawn, instead collars, dirty and faded, are the most eloquent sign of a life He will never come back, the one with the owners subtracted. And leashes, those only serve to pull them to the place of slaughter, fetid four walls soiled with the blood of their comrades killed before them, when the killings do not take place there on the street, outdoor, in front of the cages where other dogs are waiting for same fate and get the feel.

These are the ‘dog days’, the ‘Bok-nal’, also called ‘Bok Days’ or ‘Malbok Festival’, held each year in South Korea, tentatively from 13 July to 12 August and the Festival, a event precisely ‘festive’, have only the misleading name; for the rest it is a sheer celebration of death, mass murder ‘legalized’ that sees tortured and killed for their meat a million dogs in about a month, with the addition of even a few thousand cats (impossible to estimate the exact figure).

Before torturing, killing later. Torture is an integral part of the ritual because without torture the flesh, according to tradition, it does not reach that flavor but especially those ‘magical powers’ can inspire body power, energy, vitality and virility. Hence the poor animals, already aware of the end that awaits them, are tortured in every possible way: beaten, hanged, tortured with electric shocks, skinned and / or boiled before being eaten alive in ‘specialty’ ranging from ‘ bosintang ‘, the stew with the addition of vegetables’ Gae Suyuk’, the boiled meat to Gaesoju, a soup-drink mixes that dog meat in ginger, jojoba and chestnut. All to fight the summer heat, balance blood pressure, regain strength (including sexual) and strengthen health. In fact just the opposite happens; it is known that the dog meat is a carrier of deadly diseases including rabies and is in fact in South Korea and other Asian countries like China and Vietnam where this practice is widespread anger that the deaths are on the increase. Even the Mers, ‘Middle East Respiratory Syndrome’ (Middle East respiratory syndrome coronavirus) that caused recently in South Korea the death of dozens of people, as well as hundreds of infections, seems linked to the consumption of dog meat.

But the real abomination, what in the world is creating a wave of protests and actions involving even a boycott of the most famous Korean brands like Samsung or Hyundai, is the torture and killing of pets that also in South East Asia They are taking, especially among the younger generation, a growing role of companions and trusted friends, not food but then sentient beings to love and protect.

The savage cruelty and free with which these animals are slaughtered purple plus the APA (Animal Protection Act), the law on animal protection that the same South Korean government promulgated in 2007 and then revised in 2011 with the addition of certain amendments. It constitutes such a crime “the act of killing so cruel as the hanging” or “the act of killing in an open area, like the street or in front of other animals of the same species”; is a criminal offense to use electric shocks, beaten and in general all the tortures that instead are commonplace not only during the Bok-nal but throughout the year, given that the market for dog meat is a business that is not limited unfortunately only for the summer months.

Yet the killing continues with the approval of the institutions and without a clear stance condemning the abuse faced by the poor animals. In reality the dog in South Korea is neither properly defined ‘animal intended for human consumption’ nor ‘pet’, then the ambiguity of its status gives green light to all forms of abuse aimed at causing suffering and death atrocious .

In this gray area it is also part of another form of illegality regarding the origin of dogs destined for slaughter; Though many are specially bred in farms (also illegal) in the total lack of hygiene, others are stolen to its rightful owners, so that at the time of the killing still wear their collar. And its auction, with animals crammed into small cages in the sun, without food or water, often take place illegally.

So far the pressure from animal rights activists and international appeals have not achieved great results, because the ‘Bok-nal’, compared to Yulin Dog Meat Festival, which is held in China on the day of the summer solstice and lasts a week, are less known and tolerated by local people. But the protests are increasing international and local associations as koreandogs ( www.koreandogs.org ) and savekoreandogs ( https://www.facebook.com/savekoreandogs ) can count on a large and growing number of supporters who help through donations and appeals to create awareness and sensitivity about it.

Thanks to donations, for example, associations convince the breeders of dogs to replace the activity with other cruelty-free, as plantations of fruit, vegetables or cotton, helping them to start them. Because the market of dog meat is highly profitable, and the gain is its engine, which is certainly much stronger than (false) beliefs and traditions obsolete.

Just a few days ago it held a protest in front of the Korean embassy in London on July 23 there will be one in New York, while networking groups have organized themselves for actions that involve among other things pressures embassies and at the same South Korean government. Excluded under the illusion that this edition will be interrupted or that the consumption of dog meat will undergo a sudden drop; Bok-nal has just begun and the Koreans are already queuing in front of the restaurant, ignoring the protests of activists.

Yet it is likely that people will start asking questions and not only related to health and hygiene safety or legality of this practice but also its cruelty and the need to abandon it definitively, leaving even the perennial gray area that still does not allow attributed to dogs and cats status that now rightfully his: that of persons to love and protect, of souls with sensitivity and intelligence, which dedicate a festival that is really this: full of colored collars and leashes, racing on lawn and lots of cuddles.

Barbara Chiodi

For details on Bok-nal, the meat market in South Korea, and on what to do to stop it:

https://sites.google.com/site/stopkoreantorture/stopboknal2015

http://koreandogs.org/what-you-can-do/

 

http://www.marleysmutts.org/korean-dog-meat-trade-fundraiser/

https://youtu.be/mX1Ryeigr30

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‘BOK-NAL’, LOS DIAS DE TORMENTO

Un ‘Festival’ mucho peor que Yulin de China se celebra en Corea del Sur en los últimos días. Miles de perros y gatos murieron.

“Dog Days”. Los llaman así. Uno piensa en un partido algo organizado especialmente para ellos, el mejor amigo del hombre, uno se imagina collares y correas y las razas de color en el césped, en lugar collares, sucio y descolorido, son el signo más elocuente de una vida Él nunca va a volver, el que tiene los propietarios de resta. Y correas, los sólo sirven para tirar de ellos hasta el lugar de masacre, fétido cuatro paredes manchadas con la sangre de sus camaradas muertos delante de ellos, cuando los asesinatos no tienen lugar allí en la calle, al aire libre, delante de las jaulas donde otros perros están esperando misma suerte y conseguir la sensación.

Estos son los “días de perro ‘, el’ Bok-nal ‘, también llamado o” Festival Malbok’ ‘Bok Días’, que se celebra cada año en Corea del Sur, tentativamente del 13 julio a 12 agosto y el Festival, un evento precisamente ‘festiva’, sólo tienen el nombre engañoso; para el resto se trata de una pura celebración de la muerte, el asesinato en masa ‘legalizado’ que ve torturado y asesinado por su carne un millón de perros en aproximadamente un mes, con la adición de incluso unos pocos miles de gatos (imposible calcular la cifra exacta).

Antes torturando, matando a más tarde. La tortura es una parte integral del ritual, ya que sin la tortura de la carne, según la tradición, no llega a ese sabor, pero sobre todo los “poderes mágicos” puede inspirar el poder del cuerpo, la energía, la vitalidad y la virilidad. De ahí que los pobres animales, ya es consciente del fin que les espera, se tortura en todas las formas posibles: golpeado, ahorcado, torturado con descargas eléctricas, de piel y / o cocidas antes de ser comido vivo en ‘especialidad’ que van desde ‘ bosintang ‘, el guiso con la adición de verduras’ Gae Suyuk ‘, la carne hervida para Gaesoju, una sopa-mezclas de bebidas que la carne de perro en el jengibre, jojoba y castaño. Todo para combatir el calor del verano, el equilibrio de la presión arterial, recuperar la fuerza (incluyendo sexual) y fortalecer la salud. De hecho sucede todo lo contrario; se sabe que la carne de perro es portador de enfermedades mortales, incluyendo la rabia y de hecho en Corea del Sur y otros países asiáticos como China y Vietnam, donde esta práctica es la ira generalizada de que las muertes van en aumento. Incluso los Mers, ‘Síndrome Respiratorio Oriente Medio’ (Oriente Medio síndrome respiratorio coronavirus) que causó recientemente en Corea del Sur la muerte de decenas de personas, así como cientos de infecciones, parece ligado al consumo de carne de perro.

Pero la verdadera abominación, lo que en el mundo está creando una ola de protestas y acciones que involucran incluso un boicot de las más famosas marcas coreanas como Samsung o Hyundai, es la tortura y matanza de animales domésticos que también en el sudeste de Asia Ellos están tomando, especialmente entre la generación más joven, un papel cada vez mayor de compañeros y amigos de confianza, no a los alimentos, pero entonces los seres sintientes a amar y proteger.

La crueldad salvaje y libre con la que estos animales son sacrificados púrpura más la APA (Ley de Protección Animal), la ley sobre la protección de los animales que el mismo gobierno de Corea del Sur promulgó en 2007 y luego revisado en 2011 con la incorporación de algunas enmiendas. Constituye un crimen “el acto de matar tan cruel como el ahorcamiento” o “el acto de matar en un área abierta, como la calle o frente a otros animales de la misma especie”; es un delito penal de utilizar descargas eléctricas, golpeado y, en general, todas las torturas que en lugar son comunes no sólo durante el Bok-nal sino durante todo el año, dado que el mercado de la carne de perro es un negocio que no se limita por desgracia sólo para los meses de verano.

Sin embargo, la matanza continúa con la aprobación de las instituciones y sin una postura clara condenando los abusos que enfrentan los pobres animales. En realidad, el perro en Corea del Sur no es ni define adecuadamente “animal destinados al consumo humano” ni “mascota”, a continuación, la ambigüedad de su estatus da luz verde a todas las formas de abuso destinadas a causar sufrimiento y muerte atroz .

En esta zona gris es también parte de otra forma de ilegalidad en cuanto al origen de los perros destinados a la masacre; Aunque muchos son especialmente criados en granjas (también ilegales) en la total falta de higiene, otros son robados a sus legítimos propietarios, por lo que en el momento de la matanza aún llevar su collar. Y su subasta, con los animales hacinados en pequeñas jaulas en el sol, sin agua ni comida, a menudo tienen lugar ilegalmente.

Hasta ahora, la presión de los activistas de los derechos de los animales y los llamamientos internacionales no han logrado grandes resultados, ya que el ‘Bok-nal “, en comparación con el Festival de la Carne de perro Yulin, que se celebra en China el día del solsticio de verano y tiene una duración de una semana, son menos conocida y tolerada por la población local. Pero las protestas van en aumento las asociaciones internacionales y locales, koreandogs ( www.koreandogs.org ) y savekoreandogs ( https://www.facebook.com/savekoreandogs ) pueden contar con un número grande y creciente de simpatizantes que ayuda a través de donaciones y apelaciones para crear conciencia y sensibilidad respecto.

Gracias a las donaciones, por ejemplo, las asociaciones de convencer a los criadores de perros de sustituir la actividad con otra libre de crueldad, como plantaciones de frutas, verduras o de algodón, ayudándoles a iniciarlos. Debido a que el mercado de la carne de perro es muy rentable, y la ganancia es su motor, que sin duda es mucho más fuerte que las creencias y tradiciones obsoletas (falsos).

Hace apenas unos días se llevó a cabo una protesta frente a la embajada de Corea en Londres el 23 de julio no será uno en Nueva York, mientras que los grupos de redes se han organizado para realizar acciones que impliquen, entre otras cosas presiones embajadas y al mismo Gobierno surcoreano. Excluidos bajo la ilusión de que esta edición será interrumpido o que el consumo de carne de perro se someterá a una caída repentina; Bok-nal acaba de empezar y los coreanos ya están haciendo cola en frente del restaurante, haciendo caso omiso de las protestas de los activistas.

Sin embargo, es probable que la gente empiece a hacer preguntas y no sólo en relación con la salud y la seguridad de la higiene o la legalidad de esta práctica, sino también su crueldad y la necesidad de abandonarla definitivamente, dejando incluso el área gris perenne que todavía no permite atribuida a los perros y gatos de estado que ahora le pertenece por derecho: el de las personas a amar y proteger, de las almas con sensibilidad e inteligencia, que dedican un festival que es realmente esta: llenas de collares y correas de colores, que compiten con en césped y un montón de abrazos.

Barbara Chiodi

Para más detalles sobre Bok-nal, el mercado de la carne en Corea del Sur, y sobre qué hacer para detenerlo:

https://sites.google.com/site/stopkoreantorture/stopboknal2015

http://koreandogs.org/what-you-can-do/

 http://www.marleysmutts.org/korean-dog-meat-trade-fundraiser/

https://youtu.be/mX1Ryeigr30

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‘BOK-NAL’ , LES JOURS DE TORMENT

Un «Festival» bien pire que Yulin de la Chine est organisé en Corée du Sud ces derniers jours. Des milliers de chiens et de chats tués.

“Dog Days”. Ils les appellent ainsi. On pense d’un parti à quelque chose organisée spécialement pour eux, le meilleur ami de l’homme, on imagine colliers et laisses et des races de couleur sur la pelouse, au lieu des colliers, sales et délavés, sont le signe le plus éloquent d’une vie Il ne reviendra jamais, l’un avec les propriétaires soustrait. Et laisses, ceux qui ne servent à les tirer vers le lieu d’abattage, fétide quatre murs souillés par le sang de leurs camarades tués devant eux, lorsque les massacres ne se déroulent pas là sur la rue, en plein air, devant les cages où d’autres chiens sont en attente pour même sort et obtenir la sensation.

Ce sont les «canicule», la «Bok-nal», également appelé «Bok Days» ou «Festival de Malbok ‘, a lieu chaque année en Corée du Sud, provisoirement du 13 Juillet to 12 Août et le Festival, un événement précisément «festive», ont seulement le nom trompeur; pour le reste, il est une célébration pure de la mort, assassiner en masse “légalisé” qui voit torturé et tué pour sa viande d’un million de chiens dans environ un mois, avec l’ajout de même quelques milliers de chats (impossible d’estimer le chiffre exact).

Avant de torturer, tuer plus tard. La torture est une partie intégrante du rituel, parce que sans la torture de la chair, selon la tradition, il ne parvient pas cette saveur mais surtout ces «pouvoirs magiques» peut inspirer la puissance du corps, de l’énergie, la vitalité et la virilité. Par conséquent, les pauvres bêtes, déjà au courant de la fin qui les attend, sont torturés dans toutes les manières possibles: battu, pendu, torturé avec des chocs électriques, à la peau et / ou bouillis avant d’être mangé vivant dans «spécialité» allant de ‘ bosintang ‘, le ragoût avec l’ajout de légumes de Gae Suyuk’, la viande bouillie pour Gaesoju, une soupe-breuvages que la viande de chien dans le gingembre, de jojoba et de châtaigniers. Tout pour combattre la chaleur estivale, équilibre la pression artérielle, reprendre des forces (y compris sexuelle) et de renforcer la santé. En fait tout le contraire qui se passe; il est connu que la viande de chien est un porteur de maladies mortelles, y compris la rage et est en fait en Corée du Sud et d’autres pays asiatiques comme la Chine et le Vietnam, où cette pratique est la colère générale que les décès sont en augmentation. Même les Mers, «Moyen-Orient syndrome respiratoire” (Moyen-Orient syndrome respiratoire du coronavirus) qui a provoqué récemment en Corée du Sud la mort de dizaines de personnes, ainsi que des centaines d’infections, semble liée à la consommation de viande de chien.

Mais la véritable abomination, ce qui dans le monde est la création d’une vague de protestations et d’actions impliquant même un boycott des marques les plus célèbres coréennes comme Samsung ou Hyundai, est la torture et le meurtre des animaux de compagnie qui a également en Asie du Sud-Est Ils prennent, en particulier parmi la jeune génération, un rôle croissant des compagnons et des amis de confiance, pas de nourriture, mais alors les êtres à aimer et protéger.

La cruauté sauvage et libre avec laquelle ces animaux sont abattus violet, plus l’APA (Animal Protection Act), la loi sur la protection des animaux que le même gouvernement sud-coréen a promulgué en 2007 puis révisé en 2011 avec l’ajout de certains amendements. Il constitue un tel crime “l’acte de tuer si cruel que la pendaison” ou “l’acte de tuer dans un espace ouvert, comme la rue ou devant d’autres animaux de la même espèce»; est une infraction pénale à utiliser des chocs électriques, battus et en général toutes les tortures que la place sont monnaie courante non seulement au cours de la Bok-nal, mais tout au long de l’année, étant donné que le marché de la viande de chien est une entreprise qui ne se limite pas malheureusement, seulement pour les mois d’été.

Pourtant, l’extermination se poursuit avec l’approbation des institutions et sans une position claire condamnant les abus auxquels sont confrontés les pauvres animaux. En réalité, le chien en Corée du Sud est ni dûment défini “animale destinés à la consommation humaine», ni «animal de compagnie», puis l’ambiguïté de son statut donne son feu vert à toutes les formes de violence visant à causer des souffrances et de la mort atroce .

Dans cette zone grise, il fait aussi partie d’une autre forme d’illégalité en ce qui concerne l’origine des chiens destinés à l’abattage; Bien que beaucoup sont spécialement élevés dans des fermes (également illégal) en l’absence totale d’hygiène, d’autres sont volés à leurs propriétaires légitimes, de sorte que, au moment de l’assassinat encore porter leur collier. Et sa vente aux enchères, avec des animaux entassés dans de petites cages dans le soleil, sans eau ni nourriture, se déroulent souvent illégalement.

Jusqu’à présent, la pression des animaux militants des droits et des appels internationaux ont pas obtenu de grands résultats, parce que le «Bok-nal», par rapport à Yulin Dog Festival de la viande, qui se tient en Chine le jour du solstice d’été et dure une semaine, sont moins connue et tolérée par les populations locales. Mais les protestations se multiplient associations internationales et locales koreandogs ( www.koreandogs.org ) et savekoreandogs ( https://www.facebook.com/savekoreandogs ) peuvent compter sur un nombre important et croissant de partisans qui aident grâce à des dons et des appels pour créer la sensibilisation et la sensibilité à ce sujet.

Merci aux dons, par exemple, les associations de convaincre les éleveurs de chiens pour remplacer l’activité avec d’autres sans cruauté, que les plantations de fruits, de légumes ou de coton, en les aidant à les démarrer. Parce que le marché de la viande de chien est très rentable, et le gain est son moteur, ce qui est certainement beaucoup plus fort que (faux) croyances et traditions obsolètes.

Il ya quelques jours, il a tenu une manifestation devant l’ambassade de Corée à Londres le 23 Juillet, il sera l’un à New York, tandis que des groupes de réseautage se sont organisés pour des actions qui impliquent entre autres choses pressions ambassades et dans le même gouvernement sud-coréen. Exclus sous l’illusion que cette édition sera interrompu ou que la consommation de viande de chien subira une forte baisse; Bok-nal vient de commencer et les Coréens sont déjà la queue devant le restaurant, ignorant les protestations de militants.

Pourtant, il est probable que les gens vont commencer à poser des questions et pas seulement liés à la santé et la sécurité de l’hygiène ou de la légalité de cette pratique, mais aussi sa cruauté et de la nécessité d’abandonner définitivement, laissant même la zone grise vivace qui ne permet toujours pas attribué aux chiens et aux chats statut qui lui revient de droit aujourd’hui: celle des personnes à aimer et à protéger, des âmes avec sensibilité et intelligence, qui consacrent un festival qui est vraiment ce: pleins de couleur colliers et laisses, course sur pelouse et beaucoup de câlins.

Barbara Chiodi

Pour plus de détails sur Bok-nal, le marché de la viande en Corée du Sud, et sur ​​ce qu’il faut faire pour l’arrêter:

https://sites.google.com/site/stopkoreantorture/stopboknal2015

http://koreandogs.org/what-you-can-do/

 http://www.marleysmutts.org/korean-dog-meat-trade-fundraiser/

https://youtu.be/mX1Ryeigr30

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‘BOK-NAL’, DIE TAGE DER QUAL

A ‘Festival’ weit schlimmer als Chinas Yulin ist in Südkorea in den letzten Tagen in Szene gesetzt. Tausende von Hunden und Katzen getötet.

“Dog Days”. Sie nennen sie so. Man denkt an eine Partei, etwas speziell für sie organisierten, beste Freund des Menschen, stellt man Halsbänder und Leinen und farbigen Rennen auf dem Rasen statt Kragen, schmutzig und verblasst, sind die beredtes Zeichen eines Lebens Er wird nie wieder kommen, die mit den Eigentümern abgezogen. Und Leinen, diejenigen, dienen nur dazu, sie an den Ort der Schlachtung zu ziehen, stinkend vier Wände mit dem Blut ihrer Kameraden, bevor sie getötet, als die Morde nicht dort auf der Straße statt, outdoor verschmutzt ist, vor den Käfigen, in denen andere Hunde sind für Warte Schicksal und bekommen das Gefühl.

Dies sind die “Hundstage”, die “Bok-nal”, die auch als ‘Bok Tage “oder” Malbok Festival “, das jedes Jahr in Südkorea, versuchsweise vom 13. Juli bis 12. August und dem Festival, ein Veranstaltung genau “festlichen”, haben nur die irreführenden Namen; Im übrigen ist es eine reine Feier von Tod, Massenmord ‘legalisiert’, die gefoltert sieht und wegen ihres Fleisches getötet, eine Million Hunde in etwa einem Monat, mit dem Zusatz von noch ein paar tausend Katzen (nicht möglich, die genaue Zahl zu schätzen).

Vor foltern, töten später. Folter ist ein integraler Bestandteil des Rituals, denn ohne Folter das Fleisch, nach der Tradition, sie nicht erreichen, dass Geschmack, sondern vor allem jene “magische Kräfte” kann Körperkraft, Energie, Vitalität und Virilität zu begeistern. Daher sind die armen Tiere, bereits Kenntnis von dem Ende, das sie erwartet, sind in jeder möglichen Weise gefoltert: geschlagen, aufgehängt, mit Elektroschocks, enthäutet und / oder vor der in ‘Spezialität’ lebendigem Leib gekocht von gefoltert ” bosintang ‘, der Eintopf mit dem Zusatz von Gemüse “Gae Suyuk’, die gekochtes Fleisch zu Gaesoju, mischt eine Suppe-Getränk, das Hundefleisch in Ingwer, Jojoba und Kastanien. Alle in der Sommerhitze zu kämpfen, Balance Blutdruck, wieder Kraft (einschließlich sexueller) und die Stärkung der Gesundheit. In der Tat geschieht genau das Gegenteil; es ist bekannt, dass die Hundefleisch ist ein Träger von tödlichen Krankheiten wie Tollwut und ist in der Tat in Südkorea und anderen asiatischen Ländern wie China und Vietnam, wo diese Praxis weit verbreitete Wut, dass die Todesfälle sind auf dem Vormarsch. Selbst die Mers, “Middle East Respiratory Syndrome ‘(MERS-CoV), die vor kurzem in Südkorea den Tod von Dutzenden von Menschen, sowie Hunderte von Infektionen verursacht, scheint auf den Verzehr von Hundefleisch verbunden.

Aber die wirkliche Greuel, was in der Welt ist die Schaffung einer Welle von Protesten und Aktionen, bei denen sogar einen Boykott der bekanntesten koreanischen Marken wie Samsung oder Hyundai, ist die Folter und Tötung von Haustieren, die auch in Südostasien Sie nehmen, vor allem bei der jüngeren Generation, eine wachsende Rolle der Gefährten und vertrauten Freunden, kein Essen, aber dann fühlenden Wesen zu lieben und zu schützen.

Die wilden Grausamkeit und kostenlos, mit der diese Tiere geschlachtet werden purple plus die APA (Tierschutzgesetz), der Tierschutzgesetzes, die die gleiche südkoreanische Regierung im Jahr 2007 mit dem Zusatz von einigen Änderungen verkündet und dann im Jahr 2011 überarbeitet. Er bildet ein solches Verbrechen “den Akt der so grausam wie die Hänge töten” oder “den Akt des Tötens in einem offenen Bereich, wie die Straße oder vor anderen Tieren der gleichen Art”; ist eine Straftat, um elektrische Schläge, geschlagen und im Allgemeinen all die Qualen, die stattdessen nicht nur während der Bok-nal, sondern das ganze Jahr über sind an der Tagesordnung zu verwenden, da der Markt für Hundefleisch ist ein Geschäft, ist nicht beschränkt, leider nur für die Sommermonate.

Doch das Töten geht weiter mit der Zustimmung der Organe und ohne eine klare Haltung der Verurteilung der Missbrauch durch die armen Tiere konfrontiert. In Wirklichkeit ist der Hund in Südkorea ist weder genau definiert noch ‘pet’ ‘Tier zum menschlichen Verzehr bestimmt “, dann ist die Zweideutigkeit seines Status gibt grünes Licht für jede Form des Missbrauchs zu verursachen Leid und Tod grauen gerichtet .

In dieser Grauzone ist es auch Teil einer anderen Form von Illegalität über die Herkunft der Hunde für die Schlachtung bestimmt sind; Obwohl viele sind speziell in landwirtschaftlichen Betrieben (auch illegal) in der Gesamt mangelnde Hygiene gezüchtet, andere an ihren rechtmäßigen Eigentümer gestohlen, so dass zum Zeitpunkt der Tötung noch tragen ihren Kragen. Und seine Auktion, mit Tieren in kleinen Käfigen in der Sonne vollgestopft, ohne Nahrung und Wasser, oft statt illegal.

So weit der Druck von Tierschützern und internationalen Appelle nicht erreicht hervorragende Ergebnisse, weil die ‘Bok-nal “, im Vergleich zu Yulin Dog Meat Festival, das in China am Tag der Sommersonnenwende stattfindet, und dauert eine Woche, sind weniger bekannt und von der lokalen Bevölkerung toleriert. Aber die Proteste nehmen zu internationalen und lokalen Verbänden wie koreandogs ( www.koreandogs.org ) und savekoreandogs ( https://www.facebook.com/savekoreandogs ) können auf einem großen und wachsenden Zahl von Unterstützern, die durch Spenden und Appelle helfen zählen um das Bewusstsein und Sensibilität darüber zu erstellen.

Dank Spenden, zum Beispiel, Verbände überzeugen die Züchter von Hunden, um die Aktivität zu ersetzen anderen Grausamkeit, wie Plantagen von Obst, Gemüse oder Baumwolle, ihnen zu helfen, sie zu starten. Weil der Markt von Hundefleisch ist sehr profitabel, und die Verstärkung ist der Motor, der sicher ist viel stärker als (false) Überzeugungen und Traditionen überholt.

Erst vor wenigen Tagen einen Protest vor der koreanischen Botschaft in London am 23. Juli wird es eine in New York, während Netzwerkgruppen haben sich für Maßnahmen, die unter anderem beinhalten Drücke Botschaften und gleichzeitig organisiert südkoreanische Regierung. In der Illusion, dass diese Ausgabe unterbrochen werden oder dass der Verzehr von Hundefleisch wird ein plötzlicher Abfall unterziehen ausgeschlossen; Bok-nal hat gerade erst begonnen und die Koreaner bereits Schlange vor dem Restaurant und ignorierte die Proteste von Aktivisten.

Und doch ist es wahrscheinlich, dass die Menschen beginnen, Fragen zu stellen und nicht nur für die Gesundheit und Hygiene Sicherheit oder Rechtmäßigkeit dieser Praxis, sondern auch seine Grausamkeit und die Notwendigkeit, sie endgültig aufzugeben Zusammenhang, so dass auch die mehrjährige Grauzone, die immer noch nicht erlaubt, Hunde und Katzen Status zugeschrieben, das jetzt zu Recht sein: die Personen, zu lieben und zu schützen, der Seelen mit Sensibilität und Intelligenz, die ein Festival, das wirklich das ist zu widmen: voll von farbigen Halsbänder und Leinen, Rennen auf Rasen und viele Streicheleinheiten.

Barbara Chiodi

 

Einzelheiten zum Bok-nal, den Fleischmarkt in Südkorea, und was zu tun ist, um es zu stoppen:

https://sites.google.com/site/stopkoreantorture/stopboknal2015

http://koreandogs.org/what-you-can-do/

 

http://www.marleysmutts.org/korean-dog-meat-trade-fundraiser/

https://youtu.be/mX1Ryeigr30

 

 

One Comment

  • Rispondi
    dada
    19 luglio 2015

    lutter contre la cruauté envers les animaux,c’est penser à l’avenir de la planète=notre avenir.nous partageons les biens de la terre avec nos amis les animaux,ces créatures nobles et sensibles.leur bien être c’est le notre, leur malheur nous prive d’un sentiment vital pour nous,qui est l’appartenance à la race humaine.