ANOILAPAROLA PUBBLICA PER PAR CONDICIO QUESTO ARTICOLO RICEVUTO OGGI 7 AGOSTO 2011 DALLA PROFESSORESSA.

Lunedì 14 marzo  2011 attraverso il social network Facebook  si apprende di una nota di Serena Augello dove informa  di un cane al quale “avrebbero”  amputato tre zampe.

La nota è intitolata : “IMMAGINI FORTI ECCO L UOMO COSA è CAPACE DI FARE…” .

Nella suddetta nota Serena Augello informa che il cane è stato RITROVATO IN UNA CAMPAGNA DELLA PROVINCIA DI RAGUSA” e   scrive  SI PENSAVA AL OPZIONE DEL EUTANASIA, MA LUI VUOLE VIVERE MANGIA BEVE E I SUOI OCCHI DICONO  AIUTATEMI HO ANCORA LA FORZA è IL CORAGGIO DI SOPPRAVIVERE A QUEST INFERNO.. “.

Serena Augello conclude la nota con il chiedere aiuto e posta il numero del suo cellulare: “VI PREGO AIUTATEMI …X INFO ,”. 

 La suddetta nota è stata subito dopo  eliminata dalla stessa Augello  dichiarando più volte per  iscritto che l’eliminazione della nota le era stata richiesta dalla Procura. 

La  stessa Augello giorno 22 marzo 2011, alle ore 11,44,  pubblica un’altra  nota intitolata “A.A.A PER SOSTENERE DREAM NELLE SPESE MEDICHE… “. In questa seconda nota chiede aiuti economici per Dream ed invita a versare nel conto corrente del compagno di Alessandra Cotti, certo Muzzarelli Marco  e posta l’Iban di quest’ultimo.

 

Dopo aver visto le  foto  che mostravano le  terribili amputazioni subite dal  cane che veniva   tenuto  tra le braccia da una persona in un luogo fatiscente ed igienicamente non adatto allo stato delle ferite del cane , ho cercato  nel web ed in facebook altre notizie in merito al caso ed ho trovato una nota di certa Pamela Sciorilli.  La nota è  datata 15 Marzo 2011   e   nei giorni successivi alla pubblicazione è stata man mano aggiornata nel contenuto e  anche nel titolo.  Inizialmente la nota si intitolava : “SICILIA-GLI HANNO AMPUTATO 3 ZAMPE IN PUNTI  DIVERSI,NON CI SONO PIU’ PAROLE….” tale nota riporta un messaggio pervenuto alla Sciorilli tramite mail da Alessandra Cotti che scrive:

 “LE SONO STATE AMPUTATE PER GIOCO IN TRE MOMENTI DIVERSI, PENSATE AL DOLORE CHE    HA  SOPPORTATO QUESTA POVERA CREATURA. QUESTO DOVE…………..NELLA NOSTRA    BELLISSIMA  SICILIA.”

E’ lecito chiedersi da quali certezze e da  quali prove derivi  la sicurezza  a  queste persone  nell’affermare che  il cane è stato amputato  per gioco O VITTIMA DI UN SADICO CHE SI AGGIRA PER LA SICILIA. Non si pongono mai il dubbio che possa essere stato un incidente?

 

         il 15 marzo 2011 , la scrivente legge  anche una terza  nota di Romina Quattrozampe  (La nota si intitola: “Salviamolo – si chiama Dream…. (IL CANE A CUI HANNO AMPUTATO 3 ZAMPE IN SICILIA)”. Romina Quattrozampe  riporta,  anche lei, la mail che Alessandra Cotti aveva mandato a diverse persone in Internet e posta il link della stessa  notizia data dall’Associazione  Chiliamacisegua  nel  loro sito ed in Facebook  e scrive:  “Accade in Sicilia che un povero randagio venga preso di mira da un mostro che, a giorni successivi cominci e completi, un opera di malvagità e crudeltà inaudite. Amputa tre zampe, una zampa alla volta per godersi lo spettacolo di sofferenza della sua vittima, impossibilità a scappare. E a difendersi.” Anche Romina Quattrozampe  sembra essere certa che le zampe amputate al cane siano opera di un mostro.

         Stessa convinzione dell’Associazione Chiliamacisegua e  la vice presidente, Rosanna Marani  ha postato la notizia sul cane amputato in Sicilia, di continuo  instancabilmente, per giorni e giorni,  per settimane  su centinaia di bacheche.

          Il 15 Marzo 2011 , nell’ Agenzia Stampa on line “GEAPRESS”  viene pubblicata la notizia con il seguente titolo:“RAGUSA: CON TRE ZAMPE SPEZZATE DAL SADICO”. In questo caso  oltre a  supporre che vi sia un sadico  che ha compiuto tale violenza al cane, tra  altre informazioni  nell’articolo si  legge: Straziante, che ti toglie ogni speranza e per questo (confessano i “disperati” volontari) avevano pensato che fosse più giusto eutanasiarlo. Ma ogni volta che ti guarda è una fitta nel cuore. Un pensiero, appunto, disperato, apparso in quel contesto una sola volta ed andato via subito.” L’articolo è rintracciabile al seguente link: http://www.geapress.org/il-maltrattamento-e-la-sua-legge/ragusa-con-tre-zampe-spezzate-dal-sadico-foto-oscurate/13073

 

Alla luce di quanto appreso, mi  auguravo che il cane non  potesse davvero essere più  in quelle condizioni e  non dovesse più soffrire.  Mi aggrappavo  quindi alla speranza   che la notizia sul cane  fosse l’ennesima  bufala  messa in giro da animalisti in cerca di pubblicità o di contributi  in denaro come oramai accade  regolarmente ed illegalmente  da qualche tempo in Internet  e soprattutto in Facebook–  Dopo essermi accertata che la notizia sul cane amputato stava  già facendo il giro di tutto il web, decisi di scrivere una nota dove esprime i timori e l’ augurio che la notizia non fosse vera. La nota è del 15 Marzo 2011  ed in essa pongo  molte domande e faccio  la seguente considerazione: RIPETO , AUGURO CON TUTTO IL MIO SENTIMENTO DI AMORE PER GLI ANIMALI CHE QUESTA SIA SOLO UNA BUFALA E COMUNQUE  RESTA UN FATTO GRAVISSSIMO  SIA NEL CASO DI UNA  BUFALA SIA NEL CASO SIA LA CRUDA , TERRIFICANTE  E TERRIBILE  REALTA’ “.

  Il titolo della nota: ATTO VIOLENTO CHE SI RIPETE SU UNA CREATURA INDIFESA O ENNESIMA BUFALA AD OPERA DI PSEUDO VOLONTARIE ANIMALISTE? ” http://www.facebook.com/note.php?saved&&note_id=10150097212706642

         Con l’immagine negli occhi e nella mente  di quel povero cane martoriato   ed immortalato in quelle foto pubblicate in facebook  (che stavano facendo il giro del web tra diecine di migliaia di persone) giorno 15 Marzo 2011, decisi  di telefonare al numero di cellulare di  SERENA AUGELLO, (la volontaria  di Vittoria che aveva dato la notizia ed aveva postato il suo numero di cellulare nella sua nota in FB)  chiedendole  dello stato del cane. In tale occasione  venni  a conoscenza che non  era stata Serena Augello  a ritrovare  il cane in quello stato e  non era lei ad accudirlo e a curarlo. Dopo aver chiesto nel corso della telefonata  a Serena Augello  se  il cane era stato già operato o se erano in procinto di operarlo, se avesse   presentato denuncia presso i Carabinieri e se avesse  informato l’ASP locale, ha ricevuto le seguenti risposte:

a) il cane  non sarebbe stato operato per evitare il rischio di eliminare le prove delle sevizie subite;

b)     non era stata  sporta alcuna denuncia;

c)       non aveva avvertito l’ASP.

Stesse risposte sono state date ad altre persone che hanno chiamato al suo cellulare per avere informazioni sul cane.

         Martedì  15 marzo 2011,  considerate  le risposte della Serena Augello, deciso di telefonare ai Nas di Ragusa,  e nei giorni seguenti anche a  diverse  stazioni dei Carabinieri di alcune  città della provincia di Ragusa ed anche  all’ASP n.7 di Ragusa,  per avere notizie certe sul caso del  cane  amputato a tre zampette. Nessuna delle autorità  competenti chiamate  in quei giorni  a seguire il 14 Marzo 2011, conosceva questo caso  del quale invece  veniva data notizia in giornali, on line , in TV , se ne parlava in Facebook  ed  anche  nel blog: Animalismo o traffici di animali? Animalismo o mafia?

 http://trafficidianimali.blogspot.com/2011/03/amputate-tre-zampe.html?showComment=1300449230041#c6273414603368406579

          Mercoledì 16 marzo u.s.  considerata l’urgenza, invio  via mail, tutta l’informazione  in mio possesso su questo caso  a quattro Procure delle Repubblica ed allo stesso Comandante  dei Nas di Ragusa  su  richiesta di quest’ultimo. In quei giorni avevo  parlato  diverse volte con il Comandante dei Nas  relativamente al cane con le zampe amputate ritrovato nel ragusano.

         Venerdì 18  marzo,  ebbi modo di parlare col responsabile del settore randagismo dell’ASP n.7 di Ragusa , il veterinario   Dott.  Giuseppe Gintoli.  Anche il Dott. Gintoli  fino ad allora  non aveva avuto  alcuna notizia in merito al caso del cane con le zampette amputate.  Stessa  cosa mi  veniva riferita  dai Carabinieri  di diverse caserme del ragusano e cioè non avevano  nessuna notizia in merito.

         Sabato 19 marzo  2011   nel settimanale di approfondimento “ Il Ponte”   di Siracusa  col quale collaboro sul tema del randagismo, pubblico un intervento sul caso del  cane al quale  nel ragusano  avrebbero amputato tre zampe

         Sabato 19 marzo 2011  dal socia network Facebook  apprendo che il cane era stato trasferito a Bologna  in aereo e che sarebbe stato ricoverato nella clinica veterinaria dell’Università di Bologna ;

         Lunedì  21 Marzo 2011 anche da parte del Dirigente dell’ASP n. 7 di Ragusa, Dott. Giuseppe Licitra,  ricevo conferma  che l’ASP di Ragusa non era stata tempestivamente  informata  del caso del cane  al quale avrebbero amputato  tre zampe ;

La mi  nota, citata sopra e  pubblicata in Facebook  e l’articolo pubblicato sul Ponte giorno 19 marzo 2011,  vengono pubblicati  nel blog “Animalismo o traffici di animali?”  del quale  è titolare la signora Alma Galli. Le suddette pubblicazioni sollevarono diverse critiche e nei giorni a seguire  venni  a  conoscenza  che  su Facebook  certo Marco Fornari   nella  sua Bacheca  ed in  gruppi da lui gestiti quale PLF (Pelosi Liberation Front con migliaia di iscritti) , diffamava di continuo  coloro che avevamo dubitato sulla veridicità di questo caso e  coloro  che avevamo chiesto chiarimenti e notizie sul ritrovamento del cane e sul motivo del trasferimento dello stesso  a Bologna. Le considerazioni pubbliche  di Marco Fornari , spesso gravemente diffamatorie ed allusive nei  miei confronti  non lasciavano alcun dubbio sul chiaro intento  di incitare i suoi fan e amici di facebook  all’odio ed agli insulti   per colpire  duramente ed ingiustamente la mia  reputazione. Tali affermazioni diffamatorie di Marco Fornari    venivano  condivise da migliaia di utenti di Facebook  e a queste spesso si aggiungevano quelle di altri  suo amici nonostante  non conoscessero assolutamente  la scrivente.

Nel caso di Dream sollevavo in FB la perplessità  relativa al trasferimento del cane da Ragusa a Bologna , visto che ero venuta a conoscenza che il cane poteva essere operato gratuitamente in Sicilia e che il Dott. Criscione della Clinica Ethos di Ragusa insieme alla sua equipe  si erano  resi disponibili  ad eseguire tale intervento  anche a seguito della richiesta della loro collega veterinaria,  Dott.ssa A. V. che  li aveva informati  sul caso del cane con le zampette amputate ed è colei che ha prestato le cure al cane dopo il ritrovamento. La suddetta disponibilità ad operare il cane nella parte dei  moncherini  che era infetta è stata confermata  dal dirigente dell’ASP di Ragusa, Dott. Giuseppe Licitra in occasione di altre  telefonate da me  fatte  per attingere notizie  “dirette e fondate”  per poterne poi dare  corretta informazione attraverso il settimanale col quale collaboro. Nel web,  i solti personaggi continuavano  a ripetere a migliaia di persone e forse a diecine di miglia che in  Sicilia volevano abbattere il cane di nome DREAM. Notizia assolutamente falsa  e propalata ancora una volta per denigrare la Sicilia ed i siciliani, oltre a mettere in dubbio la professionalità e la correttezza di coloro che si erano resi disponibili ad operare il cane e che lo hanno atteso  inutilmente per il ricovero  e le analisi di routine prima dell’intervento. Persino la veterinaria  che per prima ha soccorso il cane e lo ha curato nei giorni successivi al ritrovamento  nega, in maniera categorica, la volontà da parte di chicchessia  di  voler  sopprimere il cucciolone che, inspiegabilmente, si è vista  sottrarre con la giustificazione di un’adozione  da non perdere a Bologna.  A seguito di alcune telefonate,  da me effettuate , anche  a  numeri di uffici specifici  del Comune di Vittoria,  con una certa reticenza da parte di alcuni funzionari  sono  venuta  comunque a conoscenza che il cane era stato ceduto “ben volentieri” dal responsabile al randagismo di quella Amministrazione Comunale  e che  la signora Alessandra Cotti attraverso la volontaria  Serena Augello (referente della LAV di Vittoria) si era offerta  di prenderlo in adozione a Bologna, come era avvenuto per altri cani della zona  nel recente passato. Quindi un percorso di trasferimenti di cani dal sud verso il nord già sperimentato e ci si augura che venga  eseguito secondo le norme previste dalla LEGGE REGIONALE E DAL REGOLAMENTO APPLICATIVO,  visto che i cani possono essere trasferiti  e possono uscire dai canili SOLO SE REGOLARMENTE ADOTTATI E DEVONO ESSERE MICROCHIPPATI, E VACCINATI. Infatti appena il cane Dream  è arrivato a Bologna è stato  fatto il trasferimento  di proprietà ed è stato intestato ad Alessandra Cotti ed il chip apposto a Ragusa dalla dott.ssa A. V. per conto del Comune di Vittoria (non è mai risultato in anagrafe canina della Regione Sicilia che in quei giorni veniva da me  visitata costantemente  ed anche  da altre persone) ma   è risultato immediatamente iscritto presso  l’anagrafe canina di  San Giorgio di Piano (Bologna).  Quel numero di Chip figurava  infatti già nell’anagrafe canina  della Regione Emilia Romagna ed in quella Nazionale come chip appartenente ad un meticcio di quella regione. Considerato  che mi occupo da moltissimi anni di randagismo e soprattutto delle costanti irregolarità per le  mancate iscrizioni  di randagi e di cani di proprietà nel sistema informatico dell’anagrafe canina regionale e nazionale,  ho chiaramente esternato perplessità sulla miracolosa e  tempestiva iscrizione del cane  all’anagrafe della Regione Emilia Romagna ed inizialmente avevo avanzato l’ipotesi di un doppio chip, ma così non è. Il Comune di Vittoria, inspiegabilmente, ha ceduto il cane in quelle gravissime condizioni  ad una  persona residente in altra regione  ed ha consentito che lo trasferissero a Bologna nonostante le infezioni in corso e le condizioni  davvero gravi di quella creatura.

Il  cane  è stato  ceduto alla signora Alessandra Cotti senza alcun preaffido. La Cotti, attraverso suoi amici di Facebook  dichiarava inizialmente  di essere soltanto affidataria del cane. In seguito, la stessa, periodicamente ha alternato la volontà di adottare definitivamente  Dream con l’altra opzione di darlo in adozione. Tali sue indecisioni vengono pubblicate anche in interviste  ed  anche in  interventi in Facebook da parte di colui che si dichiara l’addetto stampa per il caso di Dream, Marco Fornari. Le  decisioni  altalenanti della Cotti  relativamente alla adozione del  cane Dream (che  tutti  ormai conosciamo e per il quale nutriamo affetto), diventano più preoccupanti quando leggiamo gli appelli che  Alessandra Cotti fa di frequente nel web. Ad esempio, recentemente la Cotti  ha esternato   difficoltà economiche  ed ha chiesto – attraverso  mail  arrivate a centinaia di persone -  un aiuto economico (non  specificatamente per Dream viste le somme raccolte  e finalizzate alle  sue cure)  ma per altri casi  di cani  da lei presi  ultimamente in carico. Casi piuttosto complicati che ha descritto nella mail. Una situazione  quella dichiarata da Alessandra Cotti  che fa presagire sia per gli ultimi cani che ha preso  in carico, sia  per Dream, un futuro incerto  per quelle creature a meno che la signora Cotti non trovi un modo meno precario per mantenere i  cani che  prende in stallo ed in carico  e non si affidi solo alla postepay  in Facebook ed all’Iban del suo compagno Marco Muzzarelli  per raccogliere somme di denaro  come  è stato fatto per Dream e per casi precedenti.  Metodi  alquanto illegali  da parte di persone che comunque  hanno un reddito (sono titolari di una edicola a Bologna) e quindi se decidono di adottare un cane o più cani devono garantirne il mantenimento e le cure. Metodi  alquanto incerti per la sorte di  creature viventi  protette in maniera specifica dalla legge 281 del 1991 e dalle leggi regionali che hanno recepito la legge quadro in materia di tutela degli animali. Quelli  usati della signora Cotti  sono metodi che spesso vengono  utilizzati in Internet  ed  i cani ed i gatti   sono presentati  in situazioni molto precarie quasi come fenomeni da baraccone per  sensibilizzare e stimolare donazioni  che arrivano  da  più parti nelle loro postepay e nei conti correnti dei quali vengono postati gli IBAN. Chi osa criticare tali metodi viene immediatamente additato e diffamato, come nel mio caso.  Per finire sarebbe interessante sapere dove adesso si trova Dream e a  dure quali prove viene sottoposto per l’applicazione delle protesi. Sarebbe quantomeno corretto e doveroso nei confronti di coloro che abbiamo a cuore al sua sorte di conoscere formalmente le condizione del cane. Una certezza comunque l’abbiamo:Serena  Augello sul ritrovamento di Dream ha  volutamente mentito ed ha anche inizialmente  taciuto sull’esistenza delle due sorelline del cane, due cagnette che somigliano davvero tanto a Dream e  che sono state rinchiuse nel canile di Vittoria  e per loro si cercava adozione fino a qualche settimana fa. Restiamo in attesa di notizie su Dream e su prove tangibili del suo benessere e  vogliamo certezza che le prove delle protesi e la fisioterapia non siano una sofferenza inflitta  ad un povero cane  per  ottenere risultati e pubblicità  nella costruzione ed  applicazione delle protesi.

Maria Elena Caligiore

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