Finco: ancora preoccupazione sulla certificazione dei crediti verso la P.A.

Finco esprime apprezzamento per la recente pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del 14/12/2012 n. 291 delle due circolari del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 35 e 36 sulla certificazione dei crediti verso la P.A.,ma ritiene ancora aperte alcune questioni fondamentali.

“Non prevedere che la certificazione del credito possa essere accompagnata, ove previsto, anche dall’autorizzazione alla cessione dello stesso, implicitamente pro-soluto - osserva il Presidente Finco, Cirino Mendola – si traduce di nuovo in una lesione degli interessi del creditore a vedersi corrisposti i pagamenti dalla P.A. in quanto, non da ultimo, potrebbe trovarsi di fronte ad un rifiuto della certificazione da parte degli Istituti bancari”.

Non convince altresì la mancanza di una scadenza precisa per la certificazione del credito degli enti assoggettati al Patto di stabilità. In questo modo, infatti, si rende “indigeribile” il pro – soluto per la Banca e il pro – solvendo per il creditore, che resta così illimitatamente esposto.

In una lettera indirizzata al Ministro dell’Economia e Finanze, Vittorio Grilli, e per conoscenza al Presidente della Corte dei Conti Cons. Luigi Giampaolino, il Presidente Finco propone, quindi, di valutare la possibilità di autorizzare la Cassa Depositi e Prestiti ad accettare tali operazioni di certificazione del credito nei propri Banco Posta, oppure, trattando con un pool di banche, di segnalare alle imprese quelle che sono le Banche disponibili a certificare i crediti senza una data di scadenza, accollandosi però gli oneri.

Perplessità destano – conclude la nota Finco – anche alcune esclusioni dalla possibilità di certificazione del credito, quali quelle relative ai debiti degli Enti Pubblici Economici, degli Enti locali Commissariati nonché degli interessi moratori connessi al debito.

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