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Lo scandalo di un’ordinaria follia, alcune riflessioni sull’arrivo di macachi ad Harlan

In questi giorni l’arrivo di un carico di 104 macachi diretto allo
stabilimento Harlan di Correzzana (MB) ha sollevato una grande attenzione e tanta indignazione. Ma quello che è accaduto non è nulla fuori dalla norma del mondo della vivisezione. Purtroppo di carichi come questo ne partono e ne arrivano ogni settimana in tutti i paesi europei. Ed è
proprio l’ordinarietà di questo orrore senza limiti che ci lascia spesso
senza parole.

Ma non sempre le cose vanno allo stesso modo. Per fortuna in questi tempi
il tema vivisezione è diventato un tema delicato e di alta attenzione
pubblica, che ha scosso la sensibilità di milioni di italiani, finora
ignari della presenza di allevamenti come Green Hill o Harlan e di ben 600
laboratori disseminati in tutte le regioni.

Per fortuna questo carico non è passato inosservato e dalle prime voci di corridoio si è passati ad una voce alta e corale che ha gridato allo scandalo. Perché nonostante le rassicurazioni del Ministro della salute Balduzzi, che ha fatto fare delle ispezioni dentro gli stabilimenti
Harlan, questo è e rimane uno scandalo.

 non lo è per le condizioni di viaggio, o per le gabbie sporche che sono
state fotografate qualche anno fa dentro gli stabulari della Harlan dal
Fronte Liberazione Animale. E’ uno scandalo perché a Correzzana sono
arrivati 104 individui e altri 750 potrebbero arrivare nel corso del 2012.

ono esseri viventi intelligenti, sensibili, capaci di tutte le emozioni e sensazioni che proviamo noi, ma vengono trattati come schiavi, come oggetti. Vengono strappati alle loro famiglie nella foresta, imprigionati, inscatolati e impacchettati su degli aerei, per finire poi tra le mani deivivisettori di tutto il mondo.
In questo caso il loro destino sarà forse dentro alcuni dei centri di
vivisezione che in Italia utilizzano primati, come l’università di Parma,
dove il professor Giacomo Rizzolatti e la sua equipe continuano a tormentare i cervelli di macachi ogni anno e con queste torture prendono premi nobel.

ppure al San Raffaele di Milano, dove i neurochirurghi si sbizzarriscono
sui cervelli dei macachi e sono stati modificati per renderli portatori di
una forma di distrofia muscolare e quindi perfetta cavia per le ricerche.
Oppure ancora alla Glaxo di Verona, adesso rilevata da Aptuit, dove
vengono usati per esperimenti di tossicologia sui farmaci, o ai laboratori
Chiron di Siena, dove vengono usati per sperimentare e produrre vaccini.
Purtroppo la lista è lunga.

In Italia i primati utilizzati ogni anno nei laboratori autorizzati dal
Ministero sono tra i 500 e i 600, quasi tutti macachi.
Il giro di affari per aziende come Harlan o per Bioculture, allevamento
delle Mauritius che li esporta tramite aerei AirFrance, è enorme. Si stima
che il prezzo si aggiri tra i 3.000 e i 4.000 euro ad animale. Harlan
opera sul territorio italiano da qualche decennio e da sempre è principale
riferimento in merito ai primati. Sui loro cataloghi presentano diverse
decine di ceppi di roditori, anche transgenici, e diverse tipologie di
operazioni che possono compiere, tra cui asportazioni di organi o parti
del corpo. Qualunque cosa su richiesta dei vivisettori. Tutto perfettamente in regola e legalizzato.

Questo caso che ha raggiunto la ribalta ci porta ad alcune riflessioni che
riteniamo importanti:- Ci teniamo ancora una volta a ribadire la necessità di modificare le
normative che sono in preparazione sia a livello nazionale che regionale,
che vieterebbero l’allevamento di cani, gatti e primati, ma non ne
vieterebbero la vendita.
Se passa una legge a metà non chiuderà Green Hill e non si andrà ad
intaccare il lavoro di Harlan, non si potranno fermare le importazioni di
questi macachi e il commercio che queste multinazionali fanno sul
territorio italiano. Si tratterebbe dell’ennesimo inganno a danno degli
animali

- L’arrivo di questi macachi apre di nuovo la spinosa questione delle
compagnie aeree coinvolte nel business della vivisezione. Ricordiamo che
da un anno è attiva una campagna internazionale contro AirFrance,
principale trasportatore di macachi e altri animali in tutto il mondo.
Solamente dalle Mauritius sono 10.000 i macachi che AirFrance porta nelle
stive dei suoi aerei ogni anno. Dobbiamo far sapere a tutta Italia e a
tutto il mondo che AirFrance e AirChina lucrano sulla vita di animali
destinati alle peggiori torture, invitare al boicottaggio e alle proteste!
Per maggiori informazioni:
http://www.fermaregreenhill.net/wp/boicottaggio-internazionale-contro-air-france-klm

- Il problema vivisezione non si ferma all’allevamento Green Hill, non si
ferma ai cani e non si fermerà solo con la chiusura di alcuni allevamenti.
E’ ora di far luce sugli esperimenti che vengono condotti nei centri di
ricerca e nelle università e fermarli, bloccare i finanziamenti,
ostacolare la tortura in ogni modo possibile.
Soprattutto nelle università risulta necessario aprire comunicazione con
gli studenti e cominciare a parlare con quelli che potrebbero essere i
vivisettori del domaniAggiungi un nuovo appuntamento per domani.

I laboratori sono ovunque attorno a noi.
La loro forza sta nella segretezza: cominciamo a renderli visibili e a
rendere più difficile il loro lavoro!
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