CANI E GATTI  AL BUIO, AL GELO E COSTRETTI A VIVERE TRA LE FECI: LE GUARDIE ZOOFILE OIPA VARESE SEQUESTRANO UN CANILE LAGER “CASALINGO”

 

 

A seguito di una segnalazione, sabato 4 febbraio le guardie zoofile OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) di Varese e provincia, con il supporto dei carabinieri di Busto Arsizio, sono intervenute per effettuare un controllo amministrativo in un’abitazione nel centro di Busto Arsizio con annessi alcuni box per il ricovero di cani.

Incredibile lo scenario che si è presentato davanti ai loro occhi. Le condizioni igienico-sanitarie dell’abitazione, completamente buia per via di tapparelle abbassate e infissi chiusi, erano disastrose: esalazioni nauseabonde permeavano tutto l’ambiente a causa delle feci, anche incrostate e quindi presenti da molti giorni, e dai fogli di giornale e panni disposti sul pavimento e intrisi di urina. All’interno erano detenuti 10 cani, di cui uno, un pastore tedesco anziano, libero, mentre gli altri (razza boxer, shitzu e galgo spagnolo) erano rinchiusi in kennel sottodimensionati rispetto alla taglia degli animali e pieni di feci e urina. Inoltre nel bagno erano chiusi, completamente al buio, 4 gatti soriani diventati fobici a causa della costante detenzione nell’oscurità.  I felini erano talmente spaventati che non è stato possibile alcun accertamento clinico da parte dei medici veterinari presenti e un esemplare, terrorizzato, è fuggito alla cattura e si è allontanato dall’abitazione.

 

Nei piccoli box esterni, costruiti senza la necessaria autorizzazione sindacale sanitaria (ex art. 3.9.6. del Regolamento Locale d’Igiene) e senza rispettare la normativa vigente in quanto risultava assente sia lo spazio chiuso per riparare gli animali dal freddo e dalle intemperie sia la copertura, erano rinchiusi 3 cani, due boxer e un pastore tedesco, impossibilitati a vedere l’esterno perché i box erano coperti da teli neri e fortemente provati dalle condizioni di gelo alle quali erano esposti. Non avevano nessun tipo di giaciglio in materiale termoisolante per evitare il contatto con il gelido pavimento in cemento nè la possibilità di abbeverarsi perché l’acqua si era trasformata in un blocco di ghiaccio. Gli accertamenti veterinari compiuti sul posto hanno evidenziato che tutti i cani risultavano denutriti, presentavano carenza di tono muscolare e difficoltà deambulatorie.

 

Ma la galleria degli orrori non ha risparmiato anche due testuggini acquatiche del tipo Trachemys Scripta Elegans (tartarughe dalle orecchie rosse) detenute nel vano sottoscala dell’abitazione in un terracquario, con filtro e riscaldatore spenti, in una quantità d’acqua insufficiente e senza zone asciutte, condizione indispensabile per questo tipo di animale, tanto che mostravano chiari segni di macerazione della cute.

 

Tutti gli animali sono stati sottoposti a sequestro preventivo di iniziativa e affidati a strutture idonee: i cani, dei quali solo 7 risultano intestati alla proprietaria dell’abitazione, ai canili municipali di Busto Arsizio, Gallarate e Varese, i felini al Parco Felino di Gallarate e le testuggini alla clinica veterinaria “I Ronchi” di Gallarate. I box sono stati posti sotto sequestro amministrativo e la proprietaria denunciata per detenzione di animali in condizioni incompatibili con la propria natura e produttiva di gravi sofferenze.

 

L’OIPA Italia Onlus sta inoltre valutando la possibilità di costituirsi parte civile nel procedimento penale in quanto la denunciata, nota a molti gruppi animalisti per il suo attivismo,  aveva fatto richiesta per diventare guardia zoofila.

 

 

 

 

 

Per ulteriori informazioni:

Alessandra Ferrari

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