PRIMA MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO LA VIVISEZIONE.

ROMA 25 SETTEBRE ORE 15, PIAZZA DELLA REPUBBLICA.

ANOILAPAROLA SI SCHIERA CON TUTTE LE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE.

Ci sono poche parole per dirlo, per esprimere il dolore, il disgusto e anche la rabbia, sono sentimenti troppo forti per trovare le parole adatte, ma per fortuna tutte le associazioni animaliste e moltissimi enti, canili e gattili e addirittura veterinari stanno aderendo alla Prima manifestazione nazionale contro la vivisezione.

Quando? 25 settembre 2010

Dove? Roma, Piazza della Repubblica, ore 15.

Porto un esempio: il lager dei beagle a Montichiari, dove questi animali non vedono la luce del sole, non toccano erba, non respirano aria naturale. Capannoni in cui sono stipati 2500 individui in attesa di un destino atroce. Green Hill di Montichiari è l’unico allevamento di cani “da laboratorio” rimasto in Italia, uno dei più grandi d’Europa. Da Montichiari mensilmente 250 cuccioli di beagle vengono spediti verso l’inferno dei laboratori farmaceutici di tutta Europa, per il profitto di una multinazionale della sofferenza che gestisce questo lager, l’americana Marshall Farm Inc.

Un articolo su Green Hill di Diretta News.it, un quotidiano “normale”, non animalista. Se siete delicati non leggetelo e non guardate la foto del povero beagle.

Intanto è stata bloccata l’apertura di altri cinque capannoni sotterranei di Green Hill per altri 2500 cuccioli di beagle.

La chiusura di Green Hill potrebbe essere decretata in un attimo se dal Ministero della Salute avessero la decenza di far applicare a questo allevamento le norme della Regione Lombardia previste per tutti gli altri allevamenti di cani. La stessa Asl regionale e la stessa Regione Lombardia hanno evidenziato una discrepanza nel caso Green Hill.

Sabato 25 settembre manifesteremo per far sentire la voce di chi è rinchiuso in una gabbia o in un laboratorio, per pretendere la chiusura di Green Hill e di tutti gli allevamenti, per dire no alla vivisezione, per far vedere che non siamo più disposti ad attendere oltre. Per cambiare finalmente qualcosa.

Per loro, per i nostri fratelli minori.

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