Tiburtino

Il 20 maggio scorso è stato convertito in Legge il Decreto‐Legge 28 marzo 2014, n. 47, recante misure urgenti per l’emergenza abitativa, per il mercato delle costruzioni e per l’Expo 2015 (nell’ambito del quale figura l’articolo 12 contenente le “nuove” disposizioni in materia di qualificazione degli esecutori di lavori pubblici).

Finco prende atto con favore che il testo del suddetto articolo 12, ispirato dal Ministero delle Infrastrutture, ha sostanzialmente recepito quelle che erano le ragioni che avevano indotto la Federazione ad impugnare il D.P.R. 30 ottobre 2013 (che, come noto, aveva annullato gli art. 107 comma 2 e 109 comma 2 del Regolamento del Codice).

Peraltro, il menzionato articolo 12, ha esteso da 9 a 12 mesi il termine di validità della norma stessa, prevedendo, in ogni caso, che se entro un anno non si trova una differente soluzione continua comunque a valere la normativa da oggi vigente. E’stato inoltre sanato il problema del pregresso generato da una serie di provvedimenti normativi non portati a compimento da dicembre dello scorso anno.

Rimane il grave “vulnus” relativo al mancato mantenimento di alcune categorie specialistiche, in particolare della OS 28 ed all’espunzione, all’ultimo momento, della OS32 sia dal novero delle superspecialistiche che dalle lavorazioni a qualificazione obbligatoria.

La Giunta Finco ed il Tavolo di Coordinamento delle Imprese Specialistiche hanno ritenuto, in considerazione dell’emanazione della nuova norma, venuto meno l’interesse al ricorso giurisdizionale (quantomeno con riferimento all’annullamento degli articoli 107 comma 2 e 109 comma 2). Restano invece da affrontare a fondo, in sede di prosieguo dei lavori di risistemazione complessiva del Codice anche in ragione dell’ imminente recepimento delle Direttive Europee, i temi relativi a:  l’elenco delle categorie specialistiche;  I requisiti oggettivi di qualificazione ai fini della specializzazione,   le modalità di acquisizione delle qualificazioni attraverso il subappalto (art. 85 del Regolamento);  il tema dell’avvalimento;   il tema, imprescindibile, del pagamento diretto dei subappaltatori.

La conversione in Legge del Decreto “mette in sicurezza” inoltre da possibili, minacciati, ricorsi il contenuto dell’articolo 12 di nostro interesse che viceversa rischiava di essere contestato ove veicolato con il solo Decreto Ministeriale del 24 aprile scorso in quanto normativa di rango inferiore rispetto al D.P.R. 207/10 che andava a modificare.

E’ appena il caso di notare che la difesa delle categorie specialistiche e delle qualificazioni delle imprese è comunque un argine anche verso il “malaffare” (per inciso tra i firmatari del ricorso al Capo dello Stato per l’eliminazione delle categorie specialistiche ‐che ha originato la vicenda di cui si tratta ‐ figura l’impresa Maltauro).

Per quanto riguarda gli altri importanti aspetti del provvedimento in materia di politica per la casa, il D.L. metterà a disposizione 1,7 miliardi di euro per il recupero degli immobili esistenti a favore dell’edilizia sociale senza ulteriore consumo di suolo, e per incrementare il Fondo Affitti.

Esso prevede, oltre all’incremento delle risorse destinate alla casa, anche sconti fiscali per aumentare l’offerta di alloggi, incentivi per ristrutturare gli interni, misure per scoraggiare l’occupazione abusiva.

Con la conversione in Legge del D.L. è stata estesa la platea dei beneficiari della cedolare al 10%. Il testo originario del D.L. già prevedeva, limitatamente al periodo 2014‐17 la riduzione dal 15 al 10% della cedolare secca sugli affitti a canone concordato. Nella versione definitiva del provvedimento, il beneficio è stato esteso anche a chi ha un contratto di locazione stipulato nei comuni per i quali sia stato deliberato, negli ultimi cinque anni, lo stato di emergenza a seguito di eventi calamitosi.

Sempre per quanto riguarda gli affitti, in particolare per ciò che riguarda il Fondo Affitti, ai 40 milioni di euro stanziati dal Decreto Legge Imu, si aggiungono altri 226 milioni da qui al 2020. Il Fondo Nazionale per l’accesso alle abitazioni in locazione prevede infatti l’erogazione di contributi a favore di famiglie che hanno un canone di locazione registrato che si trovano in difficoltà nel pagare l’affitto.

Sono stati anche prorogati i benefici per gli inquilini che denuncino affitti in nero, fino al 31 dicembre 2015, infatti, coloro che hanno usufruito delle norme che prevedevano agevolazioni in caso di contratti in nero, non dovranno restituire denaro.

Il D.L. “Emergenza Abitativa” prevede inoltre di recuperare circa 14.300 alloggi appartenenti al patrimonio di IACP (Istituto Autonomo Case Popolari) stanziando un fondo di circa 500 milioni destinato per la maggior parte alla ristrutturazione con adeguamento energetico, impiantistico e antisismico di tali alloggi.

Il nuovo Piano Casa permetterà quindi di recuperare gli alloggi sociali e gli edifici esistenti, destinando ai Comuni ed alle Regioni diversi stanziamenti economici per favorire il recupero di tali strutture evitando ulteriore consumo di suolo. Ed è proprio su questo tipo di intervento che, a parere di Finco, occorre puntare per favorire la riqualificazione di manufatti esistenti e rendere residuale la eventuale costruzione ex novo in ogni caso su terreni di proprietà pubblica.

Inoltre dal 2015 chi risiede all’estero e ha in Italia, una o più case sfitte, per una di queste non dovrà pagare l’Imu perché considerata come prima casa. Tari e Tasi saranno ridotte dei due terzi. Con l’introduzione del nuovo Art. 9‐bis viene tuttavia ristretta la platea dei potenziali destinatari ai soli pensionati e a chi risulti iscritto all’AIRE.

Tra le novità introdotte nel corso dell’iter parlamentare, si evidenzia come le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, fino a un tetto di 10 mila euro, saranno svincolate dalla spese sostenute per la ristrutturazione dell’abitazione che fruiscono delle detrazioni. Appare ‐ sotto questo profilo ‐ fuori luogo consentire acquisti per 10.000 euro a fronte di una ristrutturazione ad esempio di 1.000 euro di valore. Peraltro è assai dubbio il contributo che questo genere di intervento può dare alla riqualificazione energetica.

E’ stato infine introdotto ‐ non senza polemiche ‐ nel nuovo Piano Casa un capitolo dedicato all’Expo 2015 con uno stanziamento di 25 milioni di euro a favore del Comune di Milano ed una serie di deroghe edilizie per incrementare gli interventi di manutenzione.

FINCO: NATA NEL 1994, FINCO È LA FEDERAZIONE NAZIONALE DI SETTORE CHE RAPPRESENTA LE INDUSTRIE DEI COMPARTI PRODUTTIVI DI BENI, SERVIZI, IMPIANTI ED OPERE SPECIALISTICHE PER LE COSTRUZIONI. FINCO AGGREGA ATTUALMENTE 32 ASSOCIAZIONI NAZIONALI DI CATEGORIA; LE AZIENDE DIRETTAMENTE INQUADRATE SONO 3.900 PER UN TOTALE DI 115.000 DIPENDENTI (CON UNA MEDIA DI 29,5 DIPENDENTI PER AZIENDA) PER UN FATTURATO COMPLESSIVO DI 18,5 MILIARDI, IN RAPPRESENTANZA DI SETTORI CHE COMPLESSIVAMENTE OCCUPANO OLTRE 250.000 DIPENDENTI IN 12.000 IMPRESE.

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