KIM E IL PAESE DELLE MERAVIGLIE.

 

Il fondatore: Kim il Sung (il grande) classe 1912, anno in cui comincia il calendario coreano e per il quale il Grande Leader non ha data di morte in quanto non sarebbe mai morto ma asceso al cielo e dal cielo continuerebbe ad essere, sulla carta, il Presidente della Corea del Nord; il figlio, Kim Jong Il (il Caro Leader) ed adesso, per linea “dinastica”, Kim Jong Un (l’intelligente).

È meraviglioso come la mente umana possa creare realtà e finzione, anzi spesso la finzione è più geniale della realtà; non è stupefacente come l’ennesimo Kim faccia piangere lacrime isteriche per la propria morte? Eppure ci sarebbe parecchio da piangere ma non per Kim ma per ciò che i Kim hanno creato…. la Corea del Nord è un paese che brandisce l‘arma atomica ma produce la metà del proprio fabbisogno alimentare dipendendo interamente dai generosi aiuti dei nemici occidentali… del resto 10.000.000 di won sono solo 30 dollari.

È stupefacente come i nordcoreani non abbiano cognizione della politica e della storia recente, come ad esempio la II guerra Mondiale; è stupefacente come la gente comune, nonostante non abbia di che vivere, guardi gli “occidentali capitalisti” con un misto di indulgenza e compassione; è fuori dal tempo PyongYang quasi deserta con monumenti colossali che sembrano usciti dalla mente di Fritz Lang e dove è proibito passeggiare agli stranieri, fino ad arrivare al roboante mausoleo di Kim Il Sung nel quale anche i turisti possono entrare e salutarlo imbalsamato.

È antropologicamente grandiosa la Juchè, una commistione fra il culto degli antenati e il confucianesimo in salsa comunista che si sostituisce alla politica e alla religione. Non c’è che dire la Corea del Nord è il paese che suscita meraviglie.

David Parrini

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