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Dal segno al colore-Ecce Homo, al Museo Archeologico di Sezze

Si inaugura domenica 13 aprile (in permanenza fino al 27) al Museo Archeologico di Sezze, la doppia collettiva d’arte che mette a confronto le opere di una ventina di artisti differenti per scelte e aree espressive.  Le due mostre sono inserite nel calendario pasquale e collegate alla sacra rappresentazione  sulla Passione di Cristo. La prima “Dal segno al colore” si articola nella Sala degli Amorini e in quella  del Mosaico.

Ad accogliere il visitatore le incisioni di Vincenza Costantini realizzate con una straordinaria abilità tecnica e i pastelli di  Giovanna Gallo che riassumono il suo mondo onirico e fiabesco. Poi la straordinaria intensità del colore-luce di Anna Salvati e una preziosa esperienza grafica, unita alla  ricerca del bello di Rosita Sfischio. Nuccia Amato Mocchi  traspone nel disegno la progressione dinamica del colore e Susy Senzacqua  interviene sulle leggi della percezione visiva con il mezzo fotografico. Il percorso continua nella sala del Mosaico. Maria Ceccarelli abbraccia tutte le modulazioni della scala cromatica; Pino Spagnuolo porta  avanti la sua ricerca con un colore  intenso e squillante e Paolo Cannucciari si distingue per un suo segno-colore che gli permette escursioni sub-percettive. Felixandro trasporta sul fondo della tela un segno elegante e rigorosamente rappresentativo e Cristina Messora  contamina il segno grafico con collages di forme sovrapposte per simulare strutture di pensiero. Infine  le sculture di Fabio Santori realizzate con legni di riciclo e una progressione dinamica delle forme. La seconda sezione “Ecce Homo, il sacro nel contemporaneo” ospitata nella Sala dell’Ercole si  sofferma su un brano del Vangelo di Luca: “Era circa l’ora sesta e si fece buio su tutta la terra”. Paul De Haan riporta in primo piano il momento “dell’ora sesta”,  Antonella Pernarella sovrappone al peso della croce la luce della resurrezione e Riccardo Paolucci si sofferma sulla XII stazione della Via Crucis. Antonio Galeazzi rivive nell’Albero della vita la scena del Golgota e Maria Felice Petyx coglie il tema della resurrezione con una luce radente.

Nuccia Amato Mocchi Orca azzurraAl centro della Sala dell’Ercole “La grande Croce”, un’installazione  di Cecilia Bossi realizzata con disegni, serigrafie e opere fotografiche degli artisti presenti alla mostra. Sempre nella sezione del sacro ritroviamo Pino Spagnuolo, Rosita Sfischio, Anna Salvati, Giovanna Gallo, Fabio Santori, Nuccia Amato Mocchi e  Felixandro con una surreale crocifissione.

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