COP_9424_Last Words_Tinti_ok:Layout 1Raccolta straordinaria delle ultime parole delle persone comuni che hanno scelto la strada del suicidio

 

Prefazione di Derrick de Kerchkove

Immagini di Andres Serrano

Postfazione di Umberto Curi

Che cosa dovrei fare in questi 45 minuti?

 

Last words è una raccolta di found poems. Il disegno concettuale che la presiede è drammatico: restituire il lirismo degli istanti ultimi.

Con questo obiettivo Gabriele Tinti ha composto in una collettanea, in un unico, lungo, doloroso, commovente, poema della realtà, le ultime parole di persone comuni che hanno scelto di suicidarsi. Parole organizzate dall’autore in forma di epitaffio collettivo e riportate fedelmente,

senza alcuna modifica di sorta, privandole così di qualsivoglia patetico tentativo d’immedesimazione, di finzione, di artificiosità letteraria.

Letali, terribili, lucide, scritte come urlo, come grido, in serenità, con consapevolezza, in pace. Sono parole che contengono tutta la complessità terribile della vita. Nel loro essere ultime, conclusione d’ogni comunicazione, d’ogni slancio vitale, testimoniano la più autentica difficoltà dell’essere  uomini.

Il libro contiene i saggi di Derrick de Kerchkove e Umberto Curi ed è arricchito dalle immagini di morti per suicidio di Andres Serrano tratte dalla scandalosa serie The morgue.

Gabriele Tinti è uno scrittore e poeta italiano. Ha pubblicato New York Shots (Allemandi&C. 2011), The way of the cross (Allemandi&C. 2012) – entrambe collaborazioni con l’attoreMichael Imperioli – e All over (Mimesis Publishing 2013).

I suoi libri sono stati presentati al QueensMuseum of Art, al BronxMuseum of the Arts di New York, allaTriennale diMilano, alMACRO e alMuseo Nazionale di Roma, al Boston Center for the Arts e al J. Paul Getty Museum di Los Angeles; i suoi libri di poesia sono conservati nei maggiori centri internazionali: Poets House di New York, Poetry Center di Tucson, Poetry Foundation di Chicago, Poetry Collection di Buffalo e Poetry Library di Londra. Le sue poesie sono state lette da Alessandro Haber,Michael Imperioli, Burt Young, Edoardo Ballerini, Franco Nero e Robert Davi.

L’io lirico, in questo suo lavoro, diventa un noi immerso nel panico, nell’angoscia che si fa disperazione ed infine dramma. Per queste persone il dramma è reale, imminente. Accadrà, presto.

Saperlo in anticipo colpisce il lettore, addolora, disturba, mette in crisi come raramente accade in letteratura.

Kenneth Goldsmith, MoMA’s first Poet Laureate

 

Derrick de Kerckhove è considerato un guru dell’era digitale.  Da allievo del grande maestro Marshall McLuhan ha diretto (1983-2008) il McLuhan Program in Culture & Technology di Toronto. È Consigliere scientifico dell’associazione Osservatorio TuttiMedia, direttore scientifico di Media Duemila e supervisor di ricerca del Planetary Collegium T-Node a Trento, ideatore insieme a Maria Pia Rossignaud dell’Atelier di Intelligenza Connettiva. Digital Champion del Comune di Roma. È stato Professore Universitario nel Dipartimento di lingua francese all’Università di Toronto e docente presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Carlo Troilo è stato capo ufficio stampa dell’IRI, direttore delle relazioni Esterne della RAI, dove ha coniato lo slogan “RAI, di tutto di più”, capo ufficio stampa dei ministri del Commercio Estero e delle Partecipazioni Statali. È impegnato nel campo dei diritti civili come dirigente della Associazione Luca Coscioni e sui problemi di Roma con “Roma Nuovo Secolo”. Ha scritto su molti giornali su problemi economici, diritti civili, antifascismo e Resistenza.

SCHEDA LIBRO

2015, edizione italiana e inglese

14 x 21 cm, 104 pagine, 8 colori, brossura

ISBN 978-88-572-2424-4 I, -2987-4 E

€ 17,00

SKIRA EDITORE

www.skira.net

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