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CALABRIA, DOVE I RAGAZZI PARLANO MA LA TERRA TACE.

 

A Reggio Calabria il camper parcheggia sotto il palazzo della Provincia. Arrivano i ragazzi dell’informazione. Sono giovanissimi giornalisti allenati a raccontare una terra dove mafia e politica convivono e fanno affari. Nel loro curriculum ci sono i segni di attentati subiti, minacce ricevute con tanto di proiettili, taniche di benzina fuori dall’uscio di casa, auto distrutte. Licenziamenti anche. Come è capitato a Lucio Musolino. «Ho pubblicato una informativa dei carabinieri del Ros e mi è cascato giù il mondo», racconta con pacatezza, come se la cosa riguardasse un altro. «Contro di me si è scagliato il presidente della Regione e tanti politici locali. Ma cosa dovevo fare, non pubblicare la notizia?».

Già le notizie.

Attorno al tavolo del presidente della Provincia che ci ospita, si parla a ruota libera di una informazione che in Calabria subisce i colpi dei poteri forti. Fernando Piccolo ha solo 23 anni e una lunga esperienza nella locride: «Le notizie mettono paura. Se si scava negli appalti non è difficile trovare le tracce degli inquinamenti fra le cosche e gli amministratori. Basta volerlo». Informazione e proprietà dei media sono le facce della stessa medaglia. «In Calabria i conflitti di interessi provocano malattie civili e la politica è portata a confondere informazione con propaganda», azzarda una ragazza. Torna alla mente l’espressione usata nei giorni scorsi dal presidente della Cei, mons. Bagnasco, che ha parlato di disastro antropologico. Il quadro che emerge è di una comunità che fatica a liberarsi dal peso delle clientele e in cui la criminalità ha buon gioco nell’imporre le sue regole. «Quando a un giovane cronista che guadagna 20 euro ad articolo viene chiesto un milione di risarcimento in sede civile l’intimidazione riguarda la vita».

Lasciamo Reggio e andiamo ad Amantea a parlare di politica per il Mediterraneo. In testa, resta l’impegno a non lasciare soli quei ragazzi, figli di una Italia sotto silenzio.

David Sassoli

Fonte :  http://www.unita.it/italia/calabria-dove-i-ragazzi-br-parlano-ma-la-terra-tace-1.268807

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