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CINQUEMILA NO ALLE BOTTICELLE OGGI LA CONSEGNA DELLE FIRME.

Associazioni e cittadini chiedono al Comune, attraverso una delibera, il divieto dell’esercizio dell’attività a trazione animale. Ma la polemica non si placa. Il ministro Brambilla: “Piena adesione all’iniziativa”. Fare Ambiente: “Fanno parte della città”. Italia Nostra: “Avrebbero senso se il centro storico fosse pedonalizzato”

Più di cinquemila firme a sostegno della petizione popolare per l’abolizione delle ‘botticelle’, le carrozze trainate da cavalli che tra smog, caos e traffico portano a spasso i turisti nel centro storico di Roma, saranno consegnate stamattina in Campidoglio. A spingere alla raccolta delle adesioni, che continuerà ad oltranza, diciotto associazioni animaliste (tra le quali Oipa e Lav) con la partecipazione di Pd e Udc. La petizione denuncia le condizioni di ‘lavoro’ spesso terribili a cui sono sottoposti gli animali, vittime oltretutto di incidenti stradali talvolta mortali, oltre alle numerose e continue infrazioni dei vetturini al regolamento della propria attività.

Associazioni e cittadini chiedono al Comune, attraverso una delibera, il divieto dell’esercizio dell’attività delle botticelle a trazione animale, avanzando proposte di reimpiego a salvaguardia degli attuali addetti, come la conversione obbligatoria alle ‘botticelle elettriche’ o la voltura delle autorizzazioni dei conducenti in licenze taxi, ncc, o noleggio di auto d’epoca, risciò o biciclette. I cavalli sottratti a questa pratica verrebbero accolti in apposite strutture – come i ricoveri già esistenti nelle aziende agricole comunali – e, in ogni caso, scamperebbero al macello, espressamente vietato dal regolamento comunale.

All’iniziativa ha dato ”piena adesione” il ministro del Turismo, Michela Vittoria Brambilla. ”Le associazioni – osserva – si stanno muovendo nella giusta direzione e confido che l’amministrazione comunale ascolti il loro appello. La tradizione non può fare da scudo ad un’attività che non è più in linea con il sentimento popolare e danneggia l’immagine della Capitale e quindi dell’Italia intera”.

Considerando che, conclude il ministro, ”Roma è una tappa pressoché obbligata per tutti i turisti stranieri, sono certa che il sindaco Alemanno vorrà concretamente valutare l’opportunità di rendere la capitale sempre più ‘animal friendly’, cioè al passo con i tempi, accogliendo la richiesta di abolizione avanzata da un grande numero di cittadini e dalle associazioni animaliste. I clamorosi incidenti di cui sono stati vittime, negli anni, i cavalli delle botticelle, la recente aggressione ad una ragazza da parte di un vetturino e l’ipotesi di truffa che i giornalisti di un programma televisivo hanno documentato qualche settimana fa rendono non più rinviabile la decisione”.

Il sindaco Alemanno e gli assessori De Lillo (Ambiente) e Marchi (Mobilità) però frenano. Finora la disponibilità del Campidoglio a prendere in considerazione il punto di vista più estremo dell’abolizione non c’è ancora stata. “C’è da evidenziare che si sono intensificati a Roma i controlli da parte degli agenti della polizia municipale e che i provvedimenti adottati da questa amministrazione risultano a garanzia della salute dei cavalli e degli utenti. Pertanto non c’è una situazione allarmante, come qualcuno vorrebbe far apparire”, afferma Piergiorgio Benvenuti, coordinatore per il Lazio di Fare Ambiente.

“Le botticelle fanno parte della storia di Roma – prosegue Benvenuti – ora qualcuno vorrebbe posizionarle in un museo e comunque toglierle dal centro della città, togliere ai romani ed ai turisti la possibilità di ammirare una tradizione della Capitale. Ribadisco che è giusto applicare le regole, effettuare i dovuti controlli, ma ritengo che utilizzare i nostri amici a quattro zampe per un giro in carrozzella al centro storico di Roma, non significhi non amare o rispettare gli animali”.
Di diverso parere Italia Nostra, che propone una soluzione legata alla mobilità. “Le botticelle – dice l’associazione che tutela la salvaguardia del patrimonio culturale – avrebbero ancora una ragione di rimanere, a testimonianza di un tempo antico, se il centro storico fosse finalmente pedonalizzato ma, nonostante le tante battaglie, questo è ben lontano da essere realizzato. Si era proposto di trasferirle nei grandi parchi urbani ed in particolare in quelli regionali vigilando in modo particolare sulla cura dei cavalli, ma nulla è stato deciso e continuano le giuste denunce anche verso gli abusi che vengono commessi”.

Come già dichiarato tempo fa, quando iniziò la protesta sulle ‘botticelle’ romane, Italia nostra conferma che la loro presenza nel centro storico è ormai incongrua, porta problemi alla già critica mobilità cittadina e, non certo ultima questione, provoca continui episodi di incidenti anche mortali per i cavalli”.

Di parere nettamente favorevole all’abolizione sono gli utenti che hanno partecipato al sondaggio di Repubblica Roma, oltre 2300, con i seguenti risultati: l’85 per cento ha votato contro il servizio, contro un 14 per cento di nostalgici che ritengono possa continuare. Solo l’1 per cento non sa o non esprime il proprio parere sulla questione.

Alla petizione per l’abolizione delle botticelle hanno aderito le associazioni Oipa, lav, no alla
Caccia, ava, animals asia foundation, cavallo scalzo, chiliamacisegua, confido nel cuore, il mio cavallo, ivegan, freccia 45, leal, gaia animali&ambiente, le code felici, lida, pet village, proequo e we have a dream. Alla consegna delle firme raccolte, seguirà un’azione di protesta: appuntamento il 14 novembre a Villa Borghese, in piazza di Siena, per chiedere l’equiparazione del cavallo agli altri animali di affezione.

Fonte : http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/10/25/news/botticelle-8410162/

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