Signorina Italia

 

Il contenuto di questo scritto esprime il pensiero dell’ Autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Anoilaparola, che rimane autonoma e indipendente.

Italia Signorina è a passeggio la mattina

Con il maglione e con la balia che venivan da albione.

Camminando per la strada

arrivaron ad un quartiere

pien di uomini a sedere.

Essi stavano ad ogni ora aggrappati alla poltrona

e con tanto accanimento lo chiamavan Parlamento.

Italia chiese a quel quartiere perché stavano a sedere

gli rispose un Cavaliere rimestandogli il sedere

nel mentre un tipo con i nei gli sorregge gli zibidei

“Signorina mi dica lei dove sono i Pirenei?”.

Italia sfastidiata non sopporta la tastata

e si rivolge li vicino ad un tipo sopraffino

“Signorina ce l’ho duro!”

affermò molto villano con accento cispadano;

Italia non ebbe il coraggio

e non accettò l’omaggio

di una prostata padana molto dura e poco sana.

A sinistra quel che resta

c’è la fine della festa

un omino piccolino con la prostata sulla testa

con la voce da usignolo e l’accento romagnolo

che da rigido tutore manda l’Italia al creatore.

David Parrini

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