UN LIBRO PER RIFLETTERE SUI  GRANDI QUESITI DEL NOSTRO VIVERE.

 

In questo volume di critica e di denuncia di Pietro Melis le pagine scientifiche e filosofiche si uniscono e si intrecciano con quelle propriamente autobio-grafiche dandoci uno spaccato particolarmente intenso della sua esperienza di uomo e di studioso. Le tante amare considerazioni non sono soltanto frutto di una concezione maturata attraverso lo studio della filosofia e del diritto ma anche attraverso esperienze e vicende spesso dolorose, conseguenza della cattiveria e della mancanza di rispetto da parte di tanti della sua dignità e delle sue buone ragioni, così fortemente conculcate, anche in sede giudiziaria, per cui propone una reale riforma della giustizia civile e dell’ordinamento giudiziario.

Il libro è un messaggio di ricerca della verità contro le falsità storiche, i non sensi linguistici della retorica dei valori morali e le certezze religiose, contro una concezione antropocentrica, e perciò antiscientifica, della natura, a cui l’autore, distinguendo tra morale e diritto, oppone la legge naturale della tendenza di ogni  vita alla sua autoconservazione, che si traduce nel fondamento della giustizia che è il diritto naturale, anche degli animali non umani, senza il quale non esiste giustizia e non esistono nemmeno i “crimini contro l’umanità”. Pur nella cornice di una disperata ed inutile ricerca di un senso della vita umana, il cui non senso deve portare alla coscienza della futilità e del danno di ciò a cui si dà una falsa importanza, come la ricchezza e il potere. Solo la vita degli animali non umani ha un senso perché essi non si pongono la domanda “che senso ha la vita?”.

PIETRO MELIS, professore di storia della filosofia nella Facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Cagliari, inizialmente ha indirizzato i suoi studi verso l’esame del rapporto tra scienza e filosofia nel ’600 (Spazio e tempo nella fisica di Cartesio , 1967, che fu la sua tesi di laurea in Filosofia; Studio sulla fisica di Hobbes, 1973; Studio sulla matematica di Hobbes , 1974; Leibniz e la concezione meccanicistica del mondo , 1974; Statica e dinamica. Implicazioni storiche della fisica aristotelica , 1980; Aspetti logici e teologici della rivoluzione astronomica. Da Buridano a Keplero , 1983; Cartesio e Hobbes . Studio sull’ottica , 1984), senza trascurare alcuni temi della filosofia contemporanea in relazione al predominante antropocentrismo trasversale a molti indirizzi filosofici, sintomo della scissione tra filosofia e scienza o di una manipolazione metafisica delle conoscenze scientifiche (Al di là del vero e del falso. Saggio di teologia negativa. Da Husserl a Heidegger , 1979; Finalismo e antropomorfismo nella filosofia contemporanea, 1988). Successivamente i suoi interessi si sono indirizzati verso lo studio della biologia evoluzionistica (Biologia e filosofia. Origine della vita ed evoluzione biologica. Casualità e necessità , 1999), parallelamente a temi di natura morale e giuridica (Morale e diritto , 1995; Morale e diritto nell’antichità , 2000; Scontro tra culture e metacultura scientifica: l’Occidente e il diritto naturale. Nelle sue radici greco-romano-cristiane, 2006).

 

SCHEDA LIBRO

PIETRO MELIS

IO NON VOLEVO NASCERE

Un mondo senza certezze e senza giustizia
Filosofi odierni alla berlina
 

F.to 16×24 pp. 458, Euro 30,00
(Ed. 12/2010) Cod. ISBN 978-88-6273-280-2

BASTOGI EDITRICE ITALIANA s.r.l.
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tel. 0881/725070 – fax 0881/728119

 

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