Biologa e ricercatrice Università degli Studi di Genova

 

Molti ricercatori pensano che i progressi in medicina e biologia vadano avanti NONOSTANTE, e non grazie alla Sperimentazione Animale.

Se ammettiamo scientificamente che la specie su cui si indaga debba essere un buon modello per la specie di destinazione (nel nostro caso, l’uomo) , dovremmo utilizzare solo i nostri “cugini”, gli animali che più ci assomigliano, cioè le scimmie antropomorfe. Occorre precisare che anche gli studi condotti sui grandi primati non umani sono stati deludenti: basti pensare alla quantità di denari e di vite animali sprecate per il vaccino preventivo contro l’AIDS, che ancora non abbiamo, o agli studi condotti su scimmie per trovare una soluzione alla Sclerosi multipla: sono stati sospesi poiché non efficaci.

Tuttavia la buona fede imporrebbe la scimmia come unico modello per gli umani. Ebbene, il vero motivo per cui si impiegano roditori (topi e ratti che, peraltro, non sono capaci di vomitare) sono i seguenti:

- Sono animali poco simpatici alla gente, che non evocano forti sentimenti di empatia, e che siamo per cultura abituati a demonizzare

- sono piccoli e maneggevoli, occupano spazi ridotti, sono pratici da usare, non sono pericolosi (ve lo immaginate un orango incavolato?!)

- Costano meno (seppur la SA sia comunque pratica costosissima): pensate agli oneri economici e ai devastanti problemi etici che dovremmo affrontare se si usassero sempre e solo le grandi scimmie (come dogma scientifico imporrebbe)!

 

Altro elemento da considerare è che nei progetti di ricerca su animali, forniti dal Ministero, laddove si chiedono i motivi (la giustificazione) per cui si è scelta una specie animale piuttosto che un’altra, si legge sempre che “ si utilizzano i roditori in quanto sono la specie a PIU’ BASSO SVILUPPO NEUROLOGICO”.

Ma questa è una motivazione ETICA e non SCIENTIFICA! Dunque i ricercatori, per primi, dubitano del modello. Eppure si continua ad usarlo.

Infine, il modello animale per la mia malattia, la Sclerosi multipla è ritenuto, dalla stessa critica scientifica, fallimentare o addirittura fuorviante. Infatti, nonostante le risorse umane ed economiche impiegate, la malattia rimane una patologia irrisolta, cronica, e orfana delle cause. SE scoprissimo le cause delle malattie croniche più terribili (ed anche costose per il SSN, dal diabete, all’Alzheimer, al Parkinson, alla SLA, alla Sclerosi multipla, ecc ) , i poveri pazienti potrebbero esser non solo curati ma GUARITI! E si potrebbe attuare la migliore delle soluzioni (nonché la più economica): la Prevenzione.

Purtroppo sappiamo bene che le cause di queste drammatiche patologie NON le troveremo certamente nel l’animale da laboratorio!

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